Test di resistenza meccanici e di stabilità del colore
Tutti i tessuti in vendita sul nostro sito sono testati da laboratori certificati che sottopongono i tessuti a prove ed analisi specifiche al fine di determinarne la resistenza alla rottura, alla luce, allo sfregamento, la formazione di pilling e nel caso di tessuti ignifughi vengono svolti dei test di comportamento al fuoco.
Di seguito una rapida spiegazione di come vengono effettuati i test:
Resistenza alla trazione
Il test della resistenza alla trazione del tessuto prevede di sottoporre un campione di tessuto a livelli di forza crescenti fino ad arrivare alla rottura. Valori di resistenza alla trazione più elevati indicano una maggiore resistenza allo stiramento e alla rottura.
Resistenza alla lacerazione
Per resistenza alla lacerazione si intende la tendenza di un tessuto a strapparsi più o meno facilmente. La verifica di tale caratteristica si effettua misurando la forza necessaria a proseguire una lacerazione che viene realizzare sul campione di tessuto da esaminare.
Resistenza allo scorrimento della cucitura
Per scorrimento dei fili di un tessuto in corrispondenza delle cuciture si intende la tendenza che una serie di fili ha di scivolare sull’altra quando, in corrispondenza di una cucitura, viene applicata una certa forza. Questo fenomeno, che può condurre anche allo sgranamento del tessuto, ha effetti ancor più negativi quando questo è realizzato con la serie dei fili di ordito e quella dei fili di trama tra loro in contrasto di colore in quanto, lo scorrimento, provoca come conseguenza anche una traccia dell’uno o dell’altro colore.
Resistenza all'abrasione o rottura
Viene utilizzato per analizzare la resistenza di tessuti e pelli (naturali o sintetici) all'usura. In particolare del materiale sottoposto ad usura, vengono analizzati: la resistenza alla rottura, il pilling, i cambiamenti di colore, e la perdita di peso.
Il test di resistenza deve essere svolto su almeno tre campioni di materiale contemporaneamente che, a contatto con un materiale abradente (o un campione di materiale stesso), vengono sottoposti a cicli pre-impostati di sfregamento sotto una determinata pressione; in base al risultato sul campionario del tessuto verrà riportato il numero dei cicli (es. Martindale 2.500 giri).
Il test di usura termina quando si verifica la rottura dei primi due fili dell'armatura del tessuto, mentre il test di pilling termina con la formazione di palline di materiale abraso sulla superficie del materiale stesso. Il test è molto utile per valutare i tessuti da rivestimento. Un buon tessuto deve avere almeno un valore di 20.000 giri.
Non esiste una classificazione generale, tuttavia possono essere usate le seguenti indicazioni:
- 10.000 cicli di abrasione = uso personale, uso basso
- 15.000 cicli = uso personale, uso regolare
- 20.000 cicli = uso pubblico, uso regolare
- 30.000 cicli = uso pubblico, uso intensivo
- 40.000 cicli e oltre = uso pubblico, uso molto intensivo.
Nota: il tessuto teso sopra un divano con imbottitura morbida è esposto a sollecitazioni all'abrasione più intense.
Resistenza al pilling
Il pilling si forma sul lato superiore del tessuto ed è dovuto a piccole parti della superficie che s’impigliano tra loro. Nel test di pilling (ISO 12945-2) si usano due campioni di materiale. Uno è sfregato per oltre 2.000 cicli, l'altro subisce 6.000 cicli di attrito della macchina Martindale. Questo perché alcuni materiali in condizioni pari al nuovo sono inclini a pilling, altri lo sono dopo uso prolungato. Entrambi i campioni sono misurati ed il peggior risultato vale come voto finale.
Indicatori Pilling:
- 1 = molto forte,
- 2 = forte,
- 3 = medio,
- 4 = basso,
- 5 = nessuno
Nota: un Pilling leggero non è motivo di preoccupazione.
Resistenza del colore alla luce
In linea di principio tutte le sostanze sbiancano sotto l'azione della luce, in particolare quella solare. I colori brillanti e vivaci sono più vulnerabili. Nella procedura di prova (DIN 53 952) un lato del campione è coperto, l'altro irradiato per un lungo periodo con luce ultravioletta artificiale.
Il risultato è espresso su una scala da 1 a 8:
- 1 = resistenza alla luce molto bassa,
- 2 = lieve,
- 3 = moderata,
- 4 = buona,
- 5 = molto buona,
- 6 = ottima,
- 7 = eccellente,
- 8 = eccezionale.
Nota: Anche i migliori materiali possono subire perdite di colore. Assicurarsi che i divani imbottiti non siano esposti per un lungo periodo o regolarmente alla luce diretta del sole.
Resistenza del colore all'abrasione e allo sfregamento
Questo parametro verifica se il colore del tessuto di rivestimento si trasferisce su altri tessuti. La sostanza viene testata sia nello stato secco che umido.
Parametri:
- 1 = molto basso,
- 2 = moderato,
- 3 = discreto,
- 4 = buono,
- 5 = ottimo
Cautela con jeans: la colorazione dei capi jeans sul divano dipende dalla resistenza allo sfregamento del materiale di copertura. Tessuti leggeri usati come tappezzeria dei divani, possono stingere con i jeans.
Contenuto dei coloranti azoici e allergenici
I coloranti sono generalmente classificati come naturali, sintetici e chimici. I coloranti azoici sono un gruppo di composti organici dell'azoto, in parole più semplici sono composti chimici del carbonio e dell'idrogeno a cui si legano atomi di azoto. I coloranti azoici sono tra i più allergenici. Per questo motivo nel tessile non si usano i coloranti azoici e allergenici nella tintura dei tessuti.
Resistenza alla fiamma
I tessuti ignifughi possono essere prodotti con filati ignifughi o trattati dopo la tessitura con una finitura ignifuga. In caso di incendio sono efficaci nel prevenire e rallentare la propagazione della fiamma e non formano un'ampia area di combustione. Inoltre quando lasciano la fiamma, possono rapidamente autoestinguersi e non bruciare o incendiarsi più.
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